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Assemblea Ania: lesioni fisiche gravi. Il malinconico intervento del ministro Guidi a favore delle Assicurazioni

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Caro ministro, non l'ho capita

L’Ania è la Confindustria delle Assicurazioni; e se l’Ania organizza una propria assemblea è anche scontato che dica solo cose a favore delle Assicurazioni. In particolare, come sempre, l’Ania insiste sulle lesioni fisiche gravi: dice che i risarcimenti vanno ridotti. Il fatto è che, se all’assemblea Ania ci va il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, allora sarebbe lecito attendersi una posizione a favore dei consumatori da parte del ministro, o almeno equidistante. E invece, poche ore fa, all’assemblea Ania il ministro Guidi ha detto che bisogna abbassare il risarcimento del danno alla persona per potere ridurre le tariffe assicurative. La denuncia arriva dall’Associazione vittime della strada.

Fa tristezza un ministro che dice quelle cose. Per il ministro, dice Giuseppa Cassaniti Mastrojeni (presidente dell’Associazione vittime), “hanno valore l’utile e il denaro, non la persona con suoi problemi. Il ministro non ha tenuto conto che negli ultimi 10 anni i sinistri si sono ridotti del 50%. E che gli utili del settore Rc auto hanno raggiunto la cifra di quasi 2 miliardi e mezzo di euro. Anziché riferirsi alla mancanza di concorrenza su un mercato concentrato su tre Gruppi, ritiene di sacrificare i diritti delle vittime della strada in nome di dati forniti dagli studi di consulenza che lavorano per le Assicurazioni e di insostenibili confronti tra Paesi europei”.

In effetti, quello è proprio il modo di pensare delle Assicurazioni. Diamo per scontato che lo faccia l’Ania, immalinconisce che lo faccia un ministro. Ma lo sa il ministro che la tabella unica nazionale voluta dall’Ania si riferisce a rimborsi per le invalidità di una decina di anni fa? Ma lo sa che chi perde un braccio, con il punto unico di invalidità, si vede dimezzare il risarcimento rispetto alle tabelle di Milano? Ma lo sa che la Cassazione si è già espressa a favore delle tabelle di Milano?

“L’unico punto di riferimento per il risarcimento del danno alla salute – dice la Cassaniti – è basato sulle tabelle di Milano, che offrono certezza dei parametri risarcitori evitando le lungaggini dei contenziosi, a cui le esporrebbero tabelle inadeguate. Le tabelle di Milano sono adottate da tutti i tribunali superando ogni sperequazione. L’associazione, che aderisce alla Carta di Bologna, condivide con tanti attori una serie di proposte con il fine di aumentare la concorrenza nel mercato assicurativo a cui consegue l’abbassamento dei premi e la garanzia dei diritti delle vittime”.

Sarebbe questo il nuovo che avanza? Sono i giovani del Governo Renzi che devono cambiare l’Italia? Orsù, cari ministri, un po’ di coraggio. E se i potenti vi invitano alle assemblee, siate liberi di esprimere una vostra opinione basata su studi e ricerche imparziali.


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